Come creare un'ottima mappa di displacement
Può accadere di avere a che fare con texture non pulite, potrebbe trattarsi di un muro rotto oppure di una roccia. Come creare, a partire dalla texure diffuse, una mappa adatta al displacement? Solitamente si parte dalla texture (diffuse) e la si manipola un pò con photoshop per creare una nuova texture che sarà utilizzata nel canale del displacement.
Quello che però può accadere è di ottenere in rendering una superficie estremamente ruvida, di una ruvidezza strana però, quasi innaturale.
Se l’effetto è ricercato, ben venga! Ma se non è quello che volevamo, come possiamo rapidamente modificare la texture ed eliminare quella fitta e strana ruvidezza? Quello che dobbiamo fare è trovare il modo di “levigare” un pò la texture!
Uno strumento molto utile in questi casi è il filtro cutout, di photoshop:
Con Cutout riduciamo a nostro piacimento le sfumature presenti in una immagine, risolvendo così gran parte del problema.
La classica procedura per creare la mappa di displacement è la seguente:
- Trasformare in bianco e nero la texture diffuse
- Operare sui livelli per contrastare al massimo la texture
- Savare con altro nome ed applicarla nel canale displacement
Oggi voglio suggerirvi di aggungere un ulteriore passaggio:
- Applicare il filtro cutout (per ridurre le variazioni di colore)
La differenza nel risultato finale potete vederla cliccando sull’immagine qui di seguito:
Volendo, infine si potrebbe anche il filtro Gaussian blur per rendere gli sbalzi “dolci” quanto si vuole. Ed è proprio quello che ho fatto in questa immagine in alto.
Spero che questo piccolo suggerimento vi torni utile e ne approfitto per augarvi un 2010 ricco di soddisfazioni!
Vorrei ringraziare Antonio Tarantino, che mi ha mostrato questo trucchetto molto utile durante il corso tenuto a Reggio Calabria in settembre! Quando dico che ai miei corsi io imparo più dei corsisti… è vero!
Se vuoi partecipare al mio prossimo corso alla scuola Uofh®, compila questo form:
Tags: vray displacement
ottimo tutorial. il risultato e sorprendente
Grande Antonio!! In quel corso TUTTI ABBIAMO IMPARATO TANTE COSA 🙂
Grazie mille il tuo consiglio capita proprio a fagiolo!
Penso che la regola generale sia dettagli di alta frequenza in bump(o meglio ancora backed normal map) e di bassa frequenza in displace.
Il cut out per questo specifico compito fa la sua buona figura, ma è troppo randomico e impreciso su altri tipi di immagini dove magari piu’ un median o un smart blur coadiuvati da shadow/hilight possono fare la differenza.
Paolo, in linea generale posso essere d’accordo con te. Nello specifico “cutout” è pratico e veloce.
PS A certi livelli è correttissimo quello che tu dici!
E’ proprio vero che non si finisce mai di scoprire cose nuove su Photoshop 🙂
ciao! complimenti per il tutorial…l’ho appena seguito epr fare una parete con pietra a spacco…
volevo solo chiederti una cosa…la mappa cosi’ creata la usi nello slot displacement del materiale oppure la usi per il modificatore vray displac??
grazie mille
Silvia
io col displacement ci litigo sempre…no so se l’hardware di cui dispongo sia inadeguato, ma quando faccio un prato e applico il displacement su modelli complessi 3d studio mi crasha sempre, è normale? cosa sbaglio? qualcuno può aiutarmi?
Ciao Artur, tieni presente che il displacement GENERA dei veri e propri poligoni, visibili però solo in fase di rendering. Non conosco la tua scena ma se crasha è molto probabile che i poligoni che gli vuoi far generare siano troppi.
mi unisco anche se con molto ritardo alla domanda di silvia: quando parli di “canale del displacement” quale dei due intendi?
grazie mille!
Vero!
ciao N80 e SILVIA 🙂
Questa tecnica è indipendente dal fatto che si usi il canale del materiale oppure il modificatore VRayDisplacementMod. In generale io uso sempre il modificatore perchè ha più controlli ed è mediamente più performante.
Scusate il ritardo! 😉
Ciro
Grazie mille! si in effetti anche io preferisco il modificatore, riesco a gestire meglio gli effetti che voglio 🙂
ottimo articolo, come sempre 🙂
Saluti,Nunzia