Devo dire la verità, il film in se per se non mi è piaciuto: troppo lungo e per niente all’altezza del primo “La maledizione della prima luna“.

Ma dopo aver visto il film, confesso, mi chiedevo se l’uomo dal volto di polipo fosse una maschera o realizzato in 3d. Non sapevo come si potesse realizzare una maschera reale animandola in quel modo, ma allo stesso modo mi chiedevo come si potesse realizzare un 3d così realistico!

Chi ha letto sulla vicenda sa che quel polipo era interamente realizzato in 3d, così come tutti gli altri mostriciattoli in giro. Gli attori indossavano dei sensori per il rilevamento dei movimenti facciali e gli animatori di Indutrial Light & Magic facevano il resto sfruttando la potenza del software Z-Brush della Pixologic.

Da poco la Indutrial Light & Magic ha messo sul suo sito uno special per vedere cosa c’è cietro gli effetti speciali. Consiglio caldamente di fare un giro e vedere che lavoro straordinario c’è dietro questo film.

Questi sono i link che vi suggerisco di visitare:

• Dietro gli effetti speciali dei Pirati dei Caraibi – Molte cose simpatiche!
• Sul sito della Pixologic un’articolo su Z-brush nel film
• Trailer del film su Video Google

Peccato solo che questo è stato, secondo me, il tipico film che senza effetti speciali non avrebbe avuto alcun senso.